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Parlare in lingue è stupefacente e affascinante – una lingua che non abbiamo mai imparato, o la lingua degli “angeli”. (1 Cor 13:1) Il carisma delle lingue è principalmente un dono per la preghiera: lo Spirito Santo parla direttamente a Dio attraverso di noi, anche se non capiamo il nostro discorso. Il carisma delle lingue è una “porta” verso altri doni e la vita nello Spirito.
“Chi parla in altra lingua non parla agli uomini ma a Dio”. (1 Corinzi 14:2)
S. Tommaso d’Aquino considerava il carisma delle lingue fondamentale per l’evangelizzazione. Ad esempio, un amico all’università è stato abilitato dallo Spirito Santo a parlare a un gruppo di studenti francesi, anche se non conosceva il francese. Poteva aiutarli e condividere la sua fede. Il carisma delle lingue segnala la presenza dello Spirito Santo, sebbene si possa ricevere lo Spirito Santo senza parlare in lingue.
L’esempio più ovvio di parlare in lingue si è verificato proprio alla prima Pentecoste, (Atti 2:4-11) quando i discepoli hanno condiviso il Vangelo e il popolo ha ascoltato “nella propria lingua le potenti opere di Dio!” Nel culto pubblico, una persona può profetizzare in lingue e un’altra persona può interpretare il discorso affinché il gruppo ascolti la parola di Dio. L’Interpretazione delle Lingue è un altro carisma.
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